Promuovere il benessere nei luoghi di lavoro

Perché pensare al benessere fa bene alle aziende.

Quando si parla di “benessere aziendale”, si deve necessariamente fare riferimento a tutti gli approcci e a quelle buone pratiche che servono per vivere bene in un’organizzazione.

La creazione (e il mantenimento) del benessere, infatti, non è un processo né lineare né astratto: è un processo condiviso, che, per attivarsi, richiede il coinvolgimento di più persone, a più livelli.

Non va dimenticato che ogni dipendente è – innanzitutto – una persona, e il suo “essere al lavoro” è un’unione (inevitabile) di competenze professionali e trasversali, temperamento, carattere e personalità. Una simbiosi che influenza il ruolo di ognuno e le sue relazioni in azienda.

Per questo, il mantenimento del benessere e di un buon clima è l’asset fondamentale per garantire il futuro e la prosperità di ogni azienda.

La grandezza di un’azienda si misura sui livelli di benessere.

Un’azienda che è in grado di promuovere e mantenere un elevato livello di soddisfazione fisica, psicologica e sociale per tutte le sue persone è sicuramente gestita da un management che ha saputo avviare un cambiamento radicale nel fare impresa.

Un management che ha messo al centro di ogni azione la persona e ha creduto nello sviluppo e nel cambiamento.

Esistono alcuni indicatori del benessere organizzativo:

  • l’azienda manifesta un sincero interesse verso i propri collaboratori e le proprie collaboratrici, vedendoli come persone e non solo come dipendenti;
  • l’azienda offre opportunità di formazione e addestramento;
  • l’apprezzamento e il riconoscimento concreti per il lavoro e l’impegno delle persone non tarda a essere manifestato;
  • ogni persona dispone di risorse e attrezzature per poter svolgere bene il proprio lavoro;
  • gli errori commessi in buona fede sono accettati e valutati come parte integrante dell’attività lavorativa;
  • tutte le persone sono tutelate da livelli adeguati di sicurezza e igiene, per la salute fisica e mentale;
  • le persone sono coinvolte nelle decisioni relative al lavoro e all’ambiente di lavoro;
  • l’azienda incoraggia le proprie risorse nella ricerca di un sano equilibrio tra lavoro e vita privata e, insieme, si collabora per creare un ambiente di stima reciproca;
  • l’azienda è capace di offrire alle proprie persone qualcosa di unico e speciale.

L’investimento in programmi di benessere organizzativo conviene a ogni azienda.

Sono diverse le prove scientifiche che evidenziano la stretta relazione tra clima organizzativo e benessere personale, e quanto l’equilibrio tra questi due livelli si rifletta sulle performance delle risorse e, quindi, sul successo di tutta l’azienda.

  • Maggiore produttività
  • Migliore qualità del lavoro svolto
  • Meno turnover
  • Meno assenteismo
  • Recruiting favorito
  • Valorizzazione del brand e dell’immagine

Sono tutti i benefici di un buon clima e di un elevato benessere, che si traducono direttamente sui profitti aziendali.

L’equilibrio tra lavoro e vita privata.

Un ambiente di lavoro favorevole non equivale solo a premi, incentivi o benefit, ma anche a programmi personalizzati che favoriscano la conciliazione tra vita lavorativa e vita sociale. È il cosiddetto Work life balance, il cui obiettivo è la ricerca e il raggiungimento del “bene per tutti”, che si traduce nel miglioramento della qualità della vita.

Questo significa che, per ottenere il benessere aziendale, è sufficiente approfondire le necessità di ogni persona, personalizzare le iniziative e assicurarsi che queste siano ugualmente rivolte a ogni tipo di esigenza.

Un’attenzione che si riflette sulla diminuzione dei livelli di ansia e che ha un ritorno per la stessa azienda.

Le persone prive di ansie e preoccupazioni, infatti, sono motivate e animate da un senso di riconoscimento nei confronti delle organizzazioni per le quali operano.

Questo percorso di sviluppo organizzativo determina un miglioramento della percezione che ogni risorsa ha del lavoro nel suo complesso. Miglioramento che opera a più livelli:

  • Sicurezza: le persone sentono di essere valorizzate professionalmente.
  • Appartenenza: ogni persona percepisce di far parte di un gruppo coeso e affiatato.
  • Autostima: si trae forza dal riconoscimento dei risultati propri e del team.
  • Autorealizzazione: il riconoscimento si consolida nel lavoratore “completandolo” come professionista e persona

I dipendenti e le dipendenti non sono più visti come subordinati, ma come un partner da affiancare nei progetti di vita.

GRAZIE AL SUO TEAM DI PSICOLOGHE E PSICOLOGI, MINDWORK È IN GRADO DI SUPPORTARE E AFFIANCARE LE AZIENDE CHE DECIDONO DI INVESTIRE NEL BENESSERE PSICOLOGICO DELLE PROPRIE PERSONE.

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